D: Piccola presentazione (nome, nome della Nursery, anni da artista reborner)
R: Mi chiamo Laura Cosentino e sono una reborner italiana. Mi occupo di Reborning dal 2009 e la mia Nursery si chiama “Luxury Reborn Dolls”
D: Cosa ti ha portato a iniziare in questa arte!?
R: La curiosità e la mia voglia di creare. La curiosità ritengo sia una delle doti più importanti dell’intera vita. Ti porta ad essere sempre pronta ad agire, a tuffarti in nuove esperienze, a non fermarti mai, a tenere il cervello sempre impegnato, a vivere e non solo sopravvivere. La voglia di creare invece mi ha accompagnata sin da piccola. Nella mia vita ho creato oggetti usando vari materiali: legno, pongo, pasta polimerica, ecc. La prima volta che vidi una bambola reborn su una rivista sono rimasta stupita, esterrefatta. Da quell’istante è scattata dentro di me come una molla, ho capito che volevo crearne una. Tutto è partito da lì.
D: In breve, come definiresti lo stile che hai quando dipingi le tue bambole?
R: ll mio stile è molto personale. Nei primi tempi mi basavo su stili delle artiste più brave. Ma pian piano ho elaborato uno stile tutto mio. Infatti mi piace sperimentare, non mi accontento mai di eseguire un semplice passaggio creativo, devo metter sempre qualcosa di mio. Nel tempo questo mi ha portato a migliorare molto.
D: Durante la tua carriera di artista Reborn, quando pensi di aver trovato la più grande ispirazione per realizzare le tue opere?
R: Dopo aver creato le prime due-tre bambole. Ho capito che potevo diventare una brava reborner. In ogni bambola vedevo dei netti miglioramenti. Questo mi ha ispirato e mi ha portato ad andare sempre avanti e non mollare mai anche nei momenti più difficili che ogni reborner può incontrare durante il proprio percorso.
D: Quali qualità ti definiscono (dal tuo punto di vista) come artista?
R: Talento che per fortuna ho sempre avuto, pazienza, perseveranza, passione, cuore e amore per quello che faccio.
D: Cosa ti piace di più della comunità artistica reborn?
R: Nella comunità artistica, ma come del resto in tutti gli ambiti della vita, non sono tutte rose e fiori (si tratta di un proverbio italiano che vuol dire che ci sono aspetti non solo positivi). Ogni giorno si ha a che fare con decine di artiste – colleghe e centinaia di collezioniste. Non sempre trovi chi la pensa come te. Ma per fortuna nel mio percorso il 99% di persone che ho trovato sono persone di grandi principi e valori morali. Questo mi piace, ed è secondo me la parte più bella del Reborning. Incontrare persone che hanno i tuoi stessi valori e il tuo stesso amore e passione verso un’arte che io definisco meravigliosa.
D: Cosa pensi che possa migliorare, grande o piccolo, nella comunità reborn?
R: Ciò che possiamo migliorare è il dialogo e la condivisione. Molte volte nella comunità artistica si agisce con invidia o per ambizione solo personale. Dobbiamo portare avanti non l’io ma il noi. Se dialoghiamo, collaboriamo, agiamo senza egoismi, facciamo del bene a tutta la comunità reborn e molti problemi seri (ad esempio il problema delle truffe e o dei fake kit) potrebbero essere risolti.
D: Raccontaci quel momento che ricorderai per sempre nella tua carriera di artista
R: Sono diversi i momenti che ricordo con piacere: quando Laura Lee Eagles mi ha chiesto il mio primo prototipo! Un’emozione unica. Quando nella mia città ho ricevuto il premio internazionale Chimera d’Argento da parte dell’Accademia d’Arte Etrusca, quando ho pubblicato il mio primo libro sul Reborning o quando, per la prima volta, ho concluso un’asta a un prezzo alto. In quel momento capì di aver realizzato qualcosa di grande. Ma non per l’aspetto economico, ma perché la mia arte e tutti i sacrifici erano finalmente apprezzati e riconosciuti.
D: Cosa diresti a te stesso, se potessi viaggiare nel passato e parlare con quell’artista che diventerà te?
R: Direi di fare le stesse identiche cose che ho fatto. Compresi gli errori, perché quelli ti fanno crescere.
D: Qualche consiglio per i futuri artisti che inizieranno in questa arte?
R: Il mio consiglio principale è quello di non mollare mai! Durante il percorso di ogni artista ci sono momenti belli e momenti brutti. Ma non bisognerà mai mollare e imparare dai propri errori. Dovete essere caparbi e dovete lottare sempre. Alla fine raccoglierete i risultati sperati.
D: Potresti darci una panoramica di cosa significa essere un artista reborner e cos’è per te l’arte reborn?
R: Essere una reborner è un qualcosa che va oltre una semplice passione, hobby o professione. È uno stile di vita. Reborner ti ci devi sentire dentro. Devi amare quello che fai. Non puoi creare una bambola se non senti quel fuoco dentro che ti viene dal cuore. Cos’è per me il Reborning? L’ho già detto prima: è un’arte meravigliosa, un’arte che amo, è la mia vita…è la nostra vita!
D: Grazie per l’intervista. Vorresti ringraziare tu qualcuno?
R: Desidero ringraziare di cuore mio marito per il supporto che mi ha sempre dato. Insieme abbiamo scritto un libro sul Reborning e tanti altri usciranno a breve.Ringrazio la mia dolce mamma che mi ha sempre sostenuta e aiutata realizzando per le mie bambole meravigliosi outfit e coperte, tutti pensati e cuciti a mano per il mio brand. Rendendo così tutto ancora più unico e speciale. Ringrazio la Direttrice delle Biblioteche Riunite Civica e Ursino Recupero di Catania, Rita Angela Carbonaro, per avermi sempre supportata e avermi dato la possibilità di organizzare la prima Mostra di Bambole Reborn in Italia in una location unica.Poi ringrazio tutte le scultrici e aziende che nel tempo mi hanno dato fiducia affidandomi i loro prototipi. E, infine, voglio ringraziare tutte le persone che mi seguono sempre con tanto affetto.
Grazie a tutti di cuore!
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